domenica 11 marzo 2012

Ricordando Elio Pagliarani

Quanto di morte noi circonda e quanto
tocca mutarne in vita per esistere
è diamante sul vetro, svolgimento
concreto d'uomo in storia che resiste
solo vivo scarnendosi al suo tempo
quando ristagna il ritmo e quando investe
lo stesso corpo umano a mutamento.

Ma non basta comprendere per dare
empito al volto e farsene diritto:
non c'è risoluzione nel conflitto
storia esistenza fuori dell'amare
altri, anche se amore importi amare
lacrime, se precipiti in errore
o bruci in folle o guasti nel convitto
la vivanda, o sradichi dal fitto
pietà di noi e orgoglio con dolore.

da La ragazza Carla

2 commenti:

  1. Ricordo che la lettura della Ragazza Carla mi fece molta impressione. Ero ancora molto sotto l'influenza (male stagionale) di Eliot e ovviamente leggevo il testo "fuori tempo", quasi a metà anni Novanta, se ricordo bene. Sinceramente poi ho apprezzato meno le opere successive e anche a una rilettura la Carla mi era parsa "datata", ma è probabile che il mio prossimo attraversamento dell'opera di Pagliarani sovvertirà ancora il giudizio.

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  2. Confesso la mia ignoranza: la mia conoscenza di Pagliarani non andava oltre il nome. Ora vedrò di informarmi meglio. Qualche altra esperienza?

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