(ricorderete che avevo promesso, nei dintorni del mese delle rose, che avrei approcciato il monstrum, il cigno, il gabbiano della letteratura novecentesca? Be', l'ho fatto. Le prime cento pagine, l'avvio dell'infanzia a Combray, intendiamoci. Ci vuole tempo per procedere, studiare, rileggere. Però: cacchio! Si ride! Sì che si ride - anche, non solo ovvio - ma talune volte si ride. Di un riso leggero, sornione, raffinatissimo...che dire? Non me l'aspettavo. Così come tante, ma tante altre cose non m'aspettavo...)
venerdì 24 maggio 2013
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Quanto è ristretta l’area? Aggirandomi da queste parti, io mi intrufolo (chiedo permesso).
RispondiEliminaL’essenziale lettura condurrà a rivedere le proprie posizioni?
Dalla parte di Swann, tanto basta per affrancare e sostenere il consiglio?
Mi piacerebbe affrontare (affiancare) l’impresa titanica: 4.000 pagine senza perdere la tramontana e mantenere la giusta messa a fuoco. Ahimè, è lunga, ma come ogni ricerca promette obiettivi.
Aggiornaci sullo stato avanzamento lavori, grazie.
Per me meravigliose quelle pagine...
RispondiEliminaLa traduzione di Raboni, poi, è mirabile.
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