sabato 13 luglio 2013

E settimane enigmistiche


Voi cosa pensate dell'enigmistica?
Personalmente, non nego di provare una somma libidine nel risolvere (o addirittura nell'ideare: in passato, con un paio di amici ci si è divertiti così) certi indovinelli.
Eppure, nell'enigmistica, c'è qualcosa che mi inquieta. Forse è proprio il fatto stesso di risolvere. L'enigmistica, se si ha la giusta destrezza, offre sempre la soluzione. Una, univoca, incontrovertibile.
E così, quando risolvo un indovinello, dopo il momento di libidine sopravviene la malinconia.

2 commenti:

  1. E' verissimo - anche a me è successo... Non amo l'enigmistica, ma quando mi è capitato di fare qualche cruciverba coi miei figli, all' eccitazione di sentire che l'asse della memoria e quello dell'intuizione si incrociano per un istante e in quel'istante sboccia la sola parola che potrà inscriversi nello schema, segue sempre un senso di compiuta sazietà. Tu la chiami malinconia - sì, vero, lo è; rimane un vuoto: è come se l'energia prodotta dall'attività cerebrale per risolvere quel dato schema poi non lasci echi, non crei ritorni, si esaurisca nella soluzione...

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