venerdì 16 agosto 2013

Masterpiece

E infine, al fondo di tutto, accade
questo.

3 commenti:

  1. Diciamo, Edoardo, che non scometterei nemmeno nella partenza di un programma simile; quanto durerà in caso di decollo? Una settimana (tipo "La scimmia" sul mondo della scuola)?
    Il punto di partenza (non sugli scrittori esordienti da usare come galletti da combattimento, ovvio) quello di una dimensione ludica e spettacolare della letteratura potrebbe essere interessante, perché aprirebbe un discorso complesso sulle modalità con le quali veicolare la letteratura 'dignitosa' nei canali grossi della comunicazione. Ma se non si sfocia nella vetrina commerciale (vedi Fazio) si finisce nelle nicchie di culto (l'ottimo "Per un pugno di libri", le teche di Rai Storia o la tramissione - nonostante - Gawronski figlio). Poi magari ci si sbaglia per eccesso di prevenzione, per supponenza da boccucia dorata, da aristocrazie elitarie e magari verrà fuori un gran bel programma: anche se i presupposti, la presenza eventuale della 'Sgarbi sorella', della Maraini, e di Siti come presidente, già preside della "Scimmia", un poco di sospetto lo lascia.

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  2. Anche a me sembra una cosa nata morta. Però:
    1) Ma c'è davvero bisogno di incoraggiare altri wannabe della letteratura?
    2) Ma chi vi legge?
    3) Ma chi se lo guarda un programma così? Io già Per un pugno di libri lo trovo irritante, pur riconoscendone il valore.

    Non mi sembra una grande idea. Ma ancora di più trovo sconfortante e svilente la concezione a monte di tutto ciò. Sinceramente io vorrei vedere un talent show per aspiranti scittori impegnati a SCRIVERE, non a presentare il prodotto. Perché un programma così è come un talent show musicale dove i concorrenti si sfidano a promuovere i loro dischi. Che palle.

    (Ehi, ma mi è venuta un'idea geniale. Un talent show sullo scrivere. Conoscete qualche produttore lungimirante?)

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  3. Ritengo tale operazione riprovevole.
    Ma non vedo perché, con tutti gli aspiranti scrittori che ci sono, non dovrebbe avere un successo smodato.

    Pensavo, piuttosto: quale sarà lo scrittore-madrina del programma?
    Ho in mente una rosa di tre nomi: Baricco, Busi, Montanari.

    Pensavo anche: ma come, il vincitore pubblicherà con Bompiani? Così, al buio? E se tutte le opere in concorso facessero schifo?
    Non è, questo, un dato nel contempo allarmante e significativo?

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