Dopo tanti miei post propiziatori, ho finalmente letto un libro splendido, come da mesi non mi capitava.
Si tratta de "La buona terra" di Pearl S. Buck.
Un libro, se così si può dire, perfetto.
Dov'è andata, oggi, tanta pazienza nello scrivere, tanta cura e - nel contempo - delicatezza nel narrare?
Neppure si sente, la mano dell'autrice. Per oltre trecento pagine leggiamo la storia di una vita, e non troviamo nient'altro: nè l'ironia (che, per paura di dire troppo, si preoccupa di togliere alla narrazione), nè l'urlo (che, per paura di dire poco, si preoccupa di aggiungere).
E così, non ci resta che affezionarci a quella vita che viene narrata.
Ringrazio una volta di più Giovanna Piazza, che mi ha segnalato il libro.
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