sabato 12 maggio 2012

Pensiero del giorno

Terenzio, nel II sec a.C., disse: è impossibile dire qualcosa che non sia già stato detto.

4 commenti:

  1. E Goethe precisò (qualche tempo dopo): "Tutti i pensieri intelligenti sono stati già pensati. Occorre solo ripensarli".

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  2. Sì, sottolineerei la necessità della ripetizione. L'arte è serbare memoria, rinnovare, contrastare l'oblio. La vita umana è questo. Siamo unici, eppure non siamo che un palpito nella foresta. Del resto, l'essenziale è una sfumatura, la nostra originalità sta nell'accento con cui ripetiamo il mistero.

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  3. Altri pensierini della notte (non discordi).
    Il nodo gordiano è pur sempre quello: sapersi rinnovare nell’esercizio consumato delle lettere. L’inestricabile ci assilla, il banale ci arrovella? “Vou dîxe u sciû Ratèlla ch'a fôa a l'é senpre quella”, come sosteneva un famoso comico genovese, la storia è sempre quella. Poi aggiungeva “pe fâ anâ e côse drîte ghe vœ 'na bèlla lîte”, per fare andare le cose nel giusto verso ci vuole una bella lite. Fateci caso, l’antagonismo è sempre nelle nostre corde, i nostri personaggi e talvolta la nostra dialettica sono antitetici, diametralmente opposti o sottilmente divergenti. Un’affermazione vuole sempre una ghiotta opposizione (ci deve essere qualche teoria filosofica che lo sostiene). Aggiungiamo un po’ di pepe nelle storie da raccontare, di volta in volta in misura diversa, condiamo il tutto e il gioco è fatto: ha l’aspetto deflagrante di un fuoco d’artifizio. Non c’è epica o mitologia che tenga (alla rivisitazione, perbacco).

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  4. E' impossibile non mangiare che con la stessa bocca. Pure lo devo fare tutti i giorni, se no muoio. Lo stesso con la letteratura. Le storie sono le stesse, cambiano le bocche che le narrano.
    E così ci ricordiamo tutti i giorni di esser vivi.

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