“albero fulminato” , dio cercato e non trovato, come uno dei tanti….Il grande Caproni che si ritrova nella poesia eterna della storia degli uomini: piccoli e grandi sconfitti. Mi piace commentare con una antichissima poesia ( e volontariamente, perché possa far nascere qualche pensiero attento e partecipe, non cito la fonte): commuove il dubbio che si percepisce nel canto, il pessimismo e l’ossessione della morte e del mondo degli “scarnificati”. E c’è anche un’inquietudine personale, un’interrogazione su se stessi e sul mondo che è propria delle creazioni letterarie di ogni tempo, la malinconia che si sente nella preziosa parola del dubbio.
Rivestiti di fiori Di fiori colore dell’ara e dei laghi, Vividi come il sole, Dei fiori del corvo Adornati, qui sulla terra. Soltanto qui E così è Per un solo breve istante. I fiori, per un istante Noi li abbiamo preparati: Di già, son portati verso la dimora del dio Verso la dimora degli Scarnificati… M.Grazia Ferraris
“albero fulminato” , dio cercato e non trovato, come uno dei tanti….Il grande Caproni che si ritrova nella poesia eterna della storia degli uomini: piccoli e grandi sconfitti.
RispondiEliminaMi piace commentare con una antichissima poesia ( e volontariamente, perché possa far nascere qualche pensiero attento e partecipe, non cito la fonte): commuove il dubbio che si percepisce nel canto, il pessimismo e l’ossessione della morte e del mondo degli “scarnificati”. E c’è anche un’inquietudine personale, un’interrogazione su se stessi e sul mondo che è propria delle creazioni letterarie di ogni tempo, la malinconia che si sente nella preziosa parola del dubbio.
Rivestiti di fiori
Di fiori colore dell’ara e dei laghi,
Vividi come il sole,
Dei fiori del corvo
Adornati, qui sulla terra.
Soltanto qui
E così è
Per un solo breve istante.
I fiori, per un istante
Noi li abbiamo preparati:
Di già, son portati verso la dimora del dio
Verso la dimora degli Scarnificati…
M.Grazia Ferraris