mercoledì 22 febbraio 2012

Al lettore: benvenuto


Dopo più di quindici anni ed esperienze di ogni genere, Atelier, come ampiamente annunciato, rinnova il proprio gruppo redazionale. Per i dettagli, il rimando è naturalmente qui.
Com'è evidente, la prima esigenza per un gruppo di persone che lavora insieme è quello di comunicare tra loro. Ma una riunione redazionale frequente non è ipotizzabile se i redattori vivono, lavorano e studiano a centinaia di chilometri l'uno dall'altro. Inoltre, perché il gruppo funzioni bene, il confronto dovrebbe essere quotidiano, o quasi.
Seguendo questa linea di ragionamento, qualcuno di noi aveva azzardato l'idea di un blog. Perché no, ci siamo detti? Ma i no, in effetti, c'erano, e non erano pochi. «Chi lo segue?», «E se poi lo lasciamo morire?», «E se poi arrivano torme di rompiballe?», «E se poi ci accorgiamo che non funziona?», «Ma come funziona un blog?», «Ma che cos'è un blog?».

Superate queste difficoltà, battezziamo «Varie ed eventuali» come un esperimento nato sull'onda dell'entusiasmo per l'aggregazione della nuova redazione; un entusiasmo, però, con radici salde e profonde, stabilite in un gruppo di lavoro serio e collaudato, che ci fa ragionevolmente credere a un futuro tranquillo e produttivo. E che sia glorioso o meno francamente non ci interessa, date le finalità che ci siamo proposti; vale a dire, innanzitutto, stabilire un dialogo vero, frequente e magari anche acceso tra di noi, nel miglior surrogato possibile di una Riunione Redazionale Permanente.
Ovviamente il lavoro della redazione non si esaurisce qui: il blog sarà un semplice canale per idee, spunti, notizie e testi. Il nostro punto di riferimento, e il motivo stesso per cui esistiamo come gruppo di lavoro, è la produzione della rivista, cartacea, trimestrale, per la cui realizzazione questo spazio vuol essere un semplice calderone di elaborazione di idee. Il titolo stesso, Varie ed eventuali, è abbastanza esplicativo, oltre che significativo della varietà dei nostri percorsi personali e dei nostri campi di competenza: la formula che chiude ogni o.d.g. apre il nostro, nell'intenzione di dare vita a un incontro perpetuo, dove stare insieme per il semplice piacere di esserci e di parlarci, animati da uno spirito comune aperto alle questioni più varie, magari anche più leggere e svagate.
Il gran chiacchierare che ne abbiamo fatto ha prodotto questo: un blog aperto, visibile a tutti, dove ognuno di noi ha il titolo di autore e ogni visitatore può liberamente commentare i post.
Varie ed eventuali non è quindi un bollettino, né un blog culturale, né una rivista online. Non pretende di essere interessante né istruttivo per chi, estraneo, ci capiti. Non è altro che una finestra aperta sul nostro atelier. Se poi la creatura si rivelerà gradita a navigatori, simpatizzanti, curiosi o perdigiorno (e naturalmente ce lo auguriamo), tanto meglio per tutti. Buona lettura.

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