lunedì 25 novembre 2013

Gioco mortale


Oggettivarsi artisticamente è una delle azioni più gravi che oggi si possano commettere nella vita, poiché l'arte è la salvezza dal narcisismo; l'oggettivazione artistica, al contrario, è narcisismo puro. È l'artista perennemente adolescente che si fissa, innamorato di se stesso, nella propria adolescenza. Gioco mortale in cui non si gioca per ricrearsi ma per morire. Ogni narcisismo è un gioco con la morte.

(da María Zambrano, "La confessione come genere letterario")


mercoledì 20 novembre 2013

PROUSTIANA (13)



[Se il corpo dello scrittore, la vita, i vizi, le pose oggi si fanno merce di propaganda, tavola di scrittura "avanti lettera", ecco la voce, la voce dove tutto origina, tutto ritorna. Perché solo per quella voce tu avanzi dentro una foresta di centinaia e centinaia di pagine, migliaia di frasi. La voce esiste senza corpo]

martedì 19 novembre 2013

Vedere oltre il proprio ego

Masterpiece come degenerazione di una classe dirigente,. Vi prego di leggerlo, perché Nebo ha del talento. Non so di che tipo, ma ne ha.

giovedì 14 novembre 2013

PROUSTIANA (12)


JOYEUX ANNIVERSAIRE, MADAME LA RECHERCHE!

mercoledì 13 novembre 2013

PROUSTIANA (11)

Proust, La parte di Guermantes (seconda parte), ed. I Meridiani, vol.2, p. 477
 
 
 
E la porta del pianerottolo, chiudendosi da sola, con estrema lentezza, per le correnti d'aria della scala, eseguiva puntualmente le ombreggiature di frasi voluttuose e gementi che si sovrappongono al coro dei pellegrini verso la fine dell'ouverture del Tannhauser.
 
 
 

lunedì 11 novembre 2013

Just to remind...

the importance to be earnest...

domenica 10 novembre 2013

Rappresaglia


Per rappresaglia - dicono - uno si uccide, illudendosi di spegnere altri in sé o con sé.
Per rappresaglia anche, con intento analogo, si scrive. Esistono scrittori che unicamente a questo animo debbono la nascita dei loro libri. Ma occorre pure distinguere in tale ambito due gradi di rappresaglia.
Nel primo grado atti e vicende vengono trasferiti nel libro in odio ad alcuno, per rivalsa, speculando sul timore di chi si riconoscerà in quelle pagine e, soprattutto, vi si sentirà riconoscibile da parte di altri. Nel secondo grado lo spirito di rappresaglia non è che il movente immediato dello scrivere; ma per strada presto si trasforma in energia rappresentativa, agisce come un felice scatto della natura. Tutti e nessuno si riconosceranno nel risultato. Sarà la grande, la vera rappresaglia; senza più traccia, o quasi, del movente e del primo bersaglio.

(Vittorio Sereni, da "Gli immediati dintorni")

giovedì 7 novembre 2013

Vittorio Sereni


Nei giorni scorsi ho letto tutte le poesie di Vittorio Sereni.
Non è il mio poeta. C'è qualcosa di troppo spiegato, di troppo elaborato, nelle sue poesie.
Forse è per questo che la poesia che più mi ha incantato, e che qui riporto, è quella (a mio avviso) più coraggiosamente libera, spericolata, inafferrabile.

martedì 5 novembre 2013

ITSI BITSI

Un ritratto di Iben Nagel Rasmussen (la mia amatissima maestra di teatro) fatto da Walter Siti http://www.teatroestoria.it/pdfND/26-siti/siti.html