giovedì 7 novembre 2013

Vittorio Sereni


Nei giorni scorsi ho letto tutte le poesie di Vittorio Sereni.
Non è il mio poeta. C'è qualcosa di troppo spiegato, di troppo elaborato, nelle sue poesie.
Forse è per questo che la poesia che più mi ha incantato, e che qui riporto, è quella (a mio avviso) più coraggiosamente libera, spericolata, inafferrabile.




QUESTI TUOI PENSIERI DI CALAMITÀ

e catastrofe
nella casa dove sei
venuto a stare, già
abitata
dall'idea di essere qui per morirci
venuto
- e questi che ti sorridono amici
questa volta sicuramente
stai morendo lo sanno e perciò
ti sorridono.


1 commento:

  1. A me Sereni piace - forse si vede troppo la costruzione... vero. Però mi piace di più Caproni...

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