domenica 6 maggio 2012

Sull'editoria

Buondì.
Vi segnalo questo intervento di Leonardo Fiasca.

7 commenti:

  1. Nulla di nuovo, mi sembra, ma certe cose è giusto ribadirle, altrimenti l'inerzia e la stanchezza tendono a normalizzare la rotta, no? E qualche idea è stata in questo pezzo espressa in modo efficace.
    Quanto alla critica, abbiamo tentato di dar credito, su Atelier, anche a nuove leve di critici, tramite dibattiti inchieste interventi ecc. Qualche nuovo contatto con buone penne critiche lo abbiamo avuto anche con gli ultimi numeri. C'è dunque da rinnovare l'invito, nel tentativo di coinvolgere e far conoscere quelle (magari rare, ma non inesistenti) voci in grado di descrivere il panorama con precisione, valorizzando ciò che di non conforme ancora c'è, vivaddio.
    Perché non partire anche da qui? Perché non usare questo blog e magari la rivista per indicare realtà editoriali di assoluto pregio, anche se, spesso, non visibili dentro il panorama fotografato dall'articolo di Fiasca?

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  2. Be', era un po' la proposta che feci qualche post fa di una sorta di 'inchiesta sul diavolo' (non male come titolo!)...limitandoci a piccola-media editoria, gggiovane (o presunta tale, decennale ad esempio?), non mercimoniosa, id est troppo peccaminosa...più del dovuto, s'intende.

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    1. Caro DL, sì, certo, mi accodavo alla tua idea. Qui alludevo a qualcosa di più semplice e immediato: suggerimenti e link per far conoscere esperienze, eventualmente da attraversare con più cura con l'inchiesta.

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    4. La cosa, come sai, m'intriga molto. Speriamo s'intrighino anche altri tanto da materializzarla. Una sfida piena di sorprese, credo. Se fatta senza pregiudizio.

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  3. Salve a tutti,innanzitutto grazie per aver segnalato l'articolo.
    Per quanto riguarda la "morte" della critica letteraria, personalmente ho sviluppato l'argomento della sua senescenza ed integrazione nel sistema (ormai comune sia alla figura del critico accademico che a quella del critico militante), con la proposta alternativa di una nuova figura di "critico impuro". Vi rimando alla lettura del relativo articolo come proposta di dibattito, sull'omonimo blog a mia cura :

    http://criticaimpura.wordpress.com/2011/07/08/fenomenologia-della-critica-impura-con-spirito/

    Per quanto riguarda l'editoria, certo, sono d'accordo con voi, adesso è necessaria la pars construens, con cui occorrerà identificare e soprattutto sollecitare la piccola e media editoria di pregio affinché contribuisca ad alzare il livello e a spezzare i ben noti meccanismi teratologici innescatisi da tempo.
    Con stima,
    Sonia Caporossi

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