domenica 10 marzo 2013

Altri tempi

Il pubblico non legge mai la prima stampa di un nome nuovo: onde tanto farebbe riempirla di parole estratte a sorte da un cappello.

Giovanni Faldella, A Vienna. Gita con il lapis, 1874

2 commenti:

  1. L’affermazione lascia supporre che possa esistere una seconda possibilità per l’apprendista: eh già, altri tempi, opinioni d’antan (come le mie purtroppo).
    L’odierna letteratura, diciamo pure quella imperante o di consumo, prevede già un lessico limitato, un vocabolario ristretto da cui pescar parole.

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  2. OMAGGIO A SIMONE CATTANEO



    Stanotte in chat ho arpionato una tipa.
    Ogni volta il marito fa il turno di notte alle acciaierie, lei è sola e
    io sono uno rapace.
    Dopo aver raccontato un po’ di cazzate simili e prima di dirci i nomi
    abbiamo acceso la cam. L’avrei guardata meglio in faccia
    se già non fosse stata nuda: comunque non era uno di quei cessi
    dove con qualche deca mi svuoto
    quando mi sento pieno e ho voglia di esplodere. Nell’angolo basso del video
    un marmocchio di forse dieci anni con l’iPod alle orecchie
    ronfava metallico, inghiottito dal divano.
    Alla fine ho inondato lo schermo centrando la mia tipa proprio sugli occhi
    dai quali lo sperma trasparente ha cominciato a colare
    come se lei si agitasse e piangesse. Invece godeva.
    Non ricordo di aver mai riso tanto.



    Carlo Bucoschi

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