domenica 12 maggio 2013

Paperelle


Ho letto anch'io, come il novanta per cento dell'umanità, "Open" di Andre Agassi.
Un libro divertente e ben scritto: non dal tennista ma, come si legge nei ringraziamenti, da J. R. Moehringer.
Dopo due letture-studio assai faticose, avevo voglia di un buon romanzo d'intrattenimento. Mi torna alla mente Moehringer, e scopro che in Italia è appena stato tradotto il suo secondo romanzo, "Pieno giorno".
Saltabecco in rete per cercare qualche notizia sul romanzo, e mi imbatto nella copertina.
Sulla quale campeggia lo strillo, a firma di Alessandro Baricco, che voi stessi potete leggere:

Da allora, non riesco a levarmi dalla testa l'immagine di un sicario (me lo figuro come il Jean Reno di "Leon") che prima sopprime Baricco, poi tutta la casa editrice Piemme, quindi vola negli Stati Uniti, individua l'abitazione di J. R., forza la serratura, lo sorprende nella vasca da bagno, avanza, infila la mano nella tasca interna del soprabito, J. R. si accartoccia in trenta centimetri di vasca, fa il gesto ingenuo di proteggersi i genitali, il sicario estrae una copia dell'edizione italiana di "Pieno giorno", gliela mostra, gli indica lo strillo di Baricco, J. R. giura di essere all'oscuro di tutto, il sicario gli ordina di aprire la bocca, strappa la copertina del romanzo, gliela fa ingoiare, la copertina è indigeribile, J. R. soffoca all'istante, il sicario scompare senza lasciare traccia di sè.
Due paperelle di gomma, ignare di tutto come solo le paperelle di gomma sanno essere, si osservano al centro della vasca di J. R.
 

2 commenti:

  1. (ottimo risveglio di primavera, Claudio!)Il buon Baricco, d'altra parte, "obbiettivamente" o "abiett(iv)amente" è quello che è...ieri leggevo su "Repubblica" la sua gongolante euforia per l'inaugurazione della nuova, prestigiosa sede della scuola Holden: un enorme "Palazzo" (kafkiano) multistrato dove ad ogni piano uno spaccato di creatività. Ce n'è per tutti: fiction, fumetti, cinema, giornalismo ecc. Speriamo che esista almeno un menù turistico, sennò alla carta saranno dolori...

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  2. Un nuovo contenitore per un confezionatore di contenitori senza contenuti.
    Geniale il pezzo. In effetti davanti alla nostra letteratura ufficiale e alle sue sedute di onanismo pubblico l'indifferenza è la più profondamente umana e sincera delle reazioni. Ce l'ho così addosso che in libreria, ultimamente, se non so già cosa cercare mi intristisco. O peggio, non provo niente.

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